Vini | 15 aprile 2025

Il Vinitaly 2025 visto da Fulvio Tonello

Tredici bottiglie e nessun rimpianto: gli assaggi vincenti

Il Vinitaly 2025 visto da Fulvio Tonello

Vinitaly 2025 si è chiuso con numeri da capogiro, confermandosi ancora una volta come l’evento principe del vino italiano e internazionale. Dal 6 al 9 aprile, Verona ha accolto 97.000 visitatori, tra cui oltre 30.000 operatori esteri da 140 Paesi, che rappresentano il 31% del totale. Numeri in netta crescita, alimentati da una strategia sempre più orientata al business globale: basti pensare ai 1.200 top buyer selezionati da 65 nazioni, grazie al lavoro congiunto di Veronafiere e ICE Agenzia, che hanno permesso di incrementare del 20% la presenza di operatori di fascia alta rispetto all'anno precedente.

Fondamentale si è rivelata la piattaforma Vinitaly Plus, che ha facilitato ben 20.000 incontri B2B, raddoppiando i risultati della scorsa edizione. Intanto, per le strade e piazze di Verona, il fuori salone Vinitaly and the City ha regalato oltre 50.000 degustazioni, segno di un entusiasmo crescente anche tra i wine lover privati. "Vinitaly si conferma un hub strategico non solo per il vino, ma per il made in Italy nel mondo", ha sottolineato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere.

Tra i momenti più intensi e ricercati della fiera, anche quest’anno, le degustazioni curate da Paolo Massobrio e Marco Gatti, giornalisti e divulgatori del vino, con il format del Golosario "Young to Young". Tre sessioni di degustazione che non sono semplici assaggi, ma una vera e propria palestra di talento enologico, dove i giovani produttori emergenti raccontano i loro vini a giovani giornalisti e operatori del settore. Un dialogo generazionale che guarda al futuro del vino italiano, dando voce a chi, domani, "sarà famoso" davvero. Un’iniziativa che ogni anno si rivela imprescindibile per chi vuole scoprire, prima degli altri, i protagonisti di domani.

In mezzo a questa ricchissima offerta, ecco una selezione audace di assaggi da “jackpot”, un viaggio tra terroir e talenti, piccole scoperte e grandi conferme.

1. Cantina Assuli – Dardinello Sicilia DOC Zibibbo 2023 Bio
Bianco profumato di pesca e agrumi, dal sorso agile e aromatico. Uvaggio: 100% Zibibbo
Perché sceglierlo: piatti di pesce anche affumicati, fritture di pesce e insalate gourmet: il Mediterraneo nel calice.

2. Cesarini Sforza – 1673 Trentodoc Millesimato 2020 Prima volta al Vinitaly
Metodo classico d’eccellenza, una cuvée ricca ed equilibrata elegante e verticale. Uvaggio: Chardonnay e Pinot Nero
Perché sceglierlo: è la scelta giusta per brindisi importanti o abbinamenti gourmet come un trancio di trota, finocchi e anice stellato.

3. La Maliosa – Toscana Rosso Metodo Corino 2022
Un rosso vino naturale ottenuto dalla selezione delle migliori uve di Ciliegiolo, secondo il Metodo Corino (ossia una agricoltura rigenerativa a ciclo chiuso esclusivamente vegetale) che stupisce per freschezza e beva. Uvaggio: 100% Ciliegiolo
Perché sceglierlo: sorprende su paste all'uovo ben condite, zuppe autunnali con funghi, formaggi di pecora a stagionatura anche lunga.

4. Il Quinto – Ficaie Morellino di Scansano Bio 2021
Sangiovese intenso e vivace, con spezie e frutta rossa. Uvaggio: Sangiovese (85%) Syrah (15%)
Perché sceglierlo: senza tentennamento e pregiudizi con un tonno scottato e marinato in salsa di soia con wasabi.

5. Marina Cvetic – Iskra Marina Malvasia 2022 DOC (Masciarelli Tenute Agricole)
Floreale e salino, un bianco che lascia il segno. Uvaggio: 100% Malvasia
Perché sceglierlo: quando le crudités e ostriche di Normandia incontrano l’eleganza abruzzese.

6. Tenuta Morreale Agnello – Sephora 2023 Syrah Bio
Frutto e spezie si rincorrono in un sorso denso e avvolgente. Uvaggio: 100% Syrah
Perché sceglierlo: un Syrah mediterraneo perfetto una pasta alla carbonara e per un agnello.

7. Mura Mura – Barbaresco Starderi 2020
Classico e rassicurante, con note speziate e tannini vellutati. Uvaggio: 100% Nebbiolo                Perché sceglierlo: l’alleato perfetto di un brasato da manuale, in particolare di manzo.

8. Nirasca – Ormeasco di Pornassio 2023
Vino pulito e persistente: Liguria da scoprire. Uvaggio: 100% Ormeasco (varietà locale del Dolcetto)
Perché sceglierlo: Si presta ad essere abbinato a tutto pasto e piatti dell’entroterra ligure con stile come i ravioli con il tuccu di carne

9. Mazzolino – Terrazze Alte Pinot Nero 2021
Finezza, acidità e tensione in stile borgognone. Uvaggio: 100% Pinot Nero
Perché sceglierlo: Pinot perfetto anche per carni bianche e un inusuale, ma azzeccato, salmone o tonno o rombo.

10. Cantina Sociale Bergamasca – Incrocio Terzi n.1 - 2021
Curioso blend autoctono, speziato e saporito. Uvaggio: Incrocio Terzi n.1 (Barbera e Cabernet franc) Perché sceglierlo: un rosso dal cuore contemporaneo che sposa dai piatti di pasta, sino a portate più strutturate, come il brasato con polenta.

11. Terre d’Erce – Annì Anni Terre di Chieti 2022 Novita’Vinitaly 2025!
Dolce, ma mai stucchevole: fichi secchi, datteri e cannella. Uvaggio: 100% Montepulciano da uve appassite in vigna Perché sceglierlo: ideale su formaggi erborinati e dolci secchi.

12. Grosjean – Fumin 2023
La Vallée d’Aoste nel bicchiere: struttura e freschezza in equilibrio. Uvaggio: 100% Fumin
Perché sceglierlo: una “stella alpina” perfetta per piatti come la carbonade, specialità tipica della tradizione valdostana.

13. Firriato – Gaudensius Rosé Metodo Classico 36 mesi
Finezza e profondità: l’Etna spumeggiante in versione rosa. Uvaggio: Nerello Mascalese
Perché sceglierlo: ideale per brindisi chic, crudi di mare o da polpettine di pesce fino ai crostacei al vapore.

Con una simile carrellata di eccellenze, l’edizione 2025 di Vinitaly non solo celebra il vino, ma anche la passione e la dedizione che rendono il Made in Italy una garanzia di qualità in ogni angolo del mondo. E che siate o meno abbastanza ‘esperti’ da cogliere la citazione vintage di una vincita al Totocalcio, questi 13 vini rappresentano comunque una ghiotta occasione, una vera e propria ‘schedina vincente’ per ogni appassionato del buon bere.

                                                                                                                               

Fulvio Tonello