Il centenario della nascita di Libereso rappresenta un'importante opportunità per riflettere sul suo straordinario contributo e per portare avanti i suoi ideali. Un’opportunità che è stata accolta con entusiasmo da molte città e associazioni che lo hanno conosciuto e condiviso i suoi valori. Questo week end tocca alla Città di Este in provincia di Padova ricordare Libereso Guglielmi con un evento inserito nel programma della XXII edizione della manifestazione, che si terrà nei suggestivi Giardini del Castello Carrarese e nel Centro Storico. La manifestazione ospiterà espositori selezionati da tutta Italia, rappresentanti dell'eccellenza florovivaistica e della ricerca botanica. Il tema di quest'anno, "Il Giardino dei Buoni Frutti", invita a coltivare spazi che uniscono bellezza e utilità, richiamando l'importanza storica degli orti. Numerosi gli appuntamenti che, nelle tre giornate, si susseguiranno: esposizioni, dimostrazioni e laboratori per adulti e bambini proposte da numerose istituzioni e associazioni del territorio, e le attese e ormai tradizionali conversazioni musicate con autori ed esperti, con letture e improvvisazioni musicali.
La rassegna si concluderà domenica pomeriggio con una celebrazione dedicata al Centenario della nascita di Libereso Guglielmi, con la partecipazione del giornalista Claudio Porchia, che ha curato le ultime pubblicazioni del famoso “Giardiniere di Calvino”, già ospite di Este in Fiore nell'edizione del 2009. Saranno presentati i libri Diario di un giardiniere anarchico e L'Erbario di Libereso (2024) edizioni Semi Rurali.
E sarà sempre Claudio Porchia, direttore del Festival Nazionale della Cucina con i Fiori, a condurre nella stessa giornata di domenica il workshop/degustazione dedicato alla cucina con i fiori. Una panoramica sui principali fiori disponibili e una degustazione di alcuni di questi con una riflessione sull'evoluzione della cucina floreale. Perché quella che sembra una novità nella sperimentazione culinaria è, in verità, un ritorno a tradizioni già esistenti nella cucina rurale. E come affermava Libereso Guglielmi: “per sentirci moderni dobbiamo tornare a fare ciò che praticavano le nostre nonne”.
“La prossima edizione di Este in Fiore - commenta l’Assessore alla Cultura e alle Manifestazioni Luigia Businarolo - si prepara ad accogliere un pubblico sempre più attento e desideroso di riscoprire un rapporto autentico con la natura. La nostra città, con la sua tradizione verde e la bellezza dei suoi giardini, offrirà un’occasione imperdibile di incontro e scambio, con laboratori, conversazioni e momenti di approfondimento con esperti di spicco del mondo del giardino. Scopriremo insieme semi rari, ortaggi in via d’estinzione, alberi da frutto dimenticati, fiori ed erbe officinali che, coltivati con amore e consapevolezza, ci aiutano a vivere in modo più sano e sostenibile”.
Mariagrazia Dammico, giornalista e presidente del Wigwam Club Giardini Storici Venezia, che ha curato il programma culturale della manifestazione aggiunge: “il programma vuole essere un invito a coltivare uno spazio che unisca la bontà alla bellezza, il piacere all'utilità, gli antichi saperi alla responsabilità di ognuno. Un invito ad una piccola azione rivoluzionaria, quella del tornare alla terra, dove donne e uomini possano intrecciare un profondo e fruttuoso legame con la natura”.
Aggiornamenti, informazioni, prenotazioni: https://esteinfiore.it/