News | 08 febbraio 2025

Genova gli indirizzi per gustare a Genova la Piadina, una vera specialità romagnola

Ingredienti sempre freschi, tanta voglia di creare e un sorriso che non si spegne davanti alle difficoltà: Rosanna Oliveri, anima della piadineria di via Lomellini, racconta il ‘suo’ primo decennio: “Stare dietro il bancone è una condizione naturale. Qui cerco di accontentare tutti i palati”

Nel mese di maggio la piadineria B.Appe di via Lomellini festeggerà l’importante traguardo dei dieci anni di attività. Un decennio in cui Rosanna Oliveri, la titolare, con passione e dedizione, ha deliziato i palati dei genovesi e dei turisti con le sue piadine, frutto di un'attenta selezione di ingredienti e di una costante ricerca di nuove combinazioni di sapori. 

Ma la storia di Rosanna non si limita alla sola gastronomia: dietro al bancone del piccolo locale in cui il colore verde la fa da padrone, si trova una donna forte e determinata, impegnata nel sociale e sempre pronta a dare una mano a chi ne ha bisogno.

"Per me è la condizione naturale di stare dietro al banco. Ci sono sempre stata da quando avevo diciotto anni" racconta Rosanna, con un sorriso che riesce a trasmettere la sua energia. Prima di dedicarsi alle piadine, ha avuto una vita lavorativa variegata: da giovanissima ha mosso i primi passi nel mondo della ristorazione, per poi passare all'editoria e infine al mondo della fotografia, gestendo per vent’anni un negozio in via San Luca.

La scelta di aprire una piadineria è nata in maniera casuale, quando ha dovuto rimboccarsi le maniche dopo un periodo difficile e la chiusura del negozio di foto. "Mio figlio mi portava sempre a mangiare le piadine alla Fiumara. Avevo in mente di aprire un locale in cui fare panini, ma ho detto: 'Ma sai che c'è? Che il panino lo facciamo diventare una piadina!’”. Dopo un corso di formazione e tanta osservazione per apprendere tutti i segreti del mestiere, Oliveri è riuscita a trovare la sua dimensione: pochi ingredienti sempre freschi, tutte le preparazioni rigorosamente fatte a mano e sul momento, e attenzione alle esigenze alimentari di vegani e vegetariani. Oltre alle classiche farine bianca e integrale, offre impasti senza strutto, frutto della sua attenzione per un'alimentazione sana e inclusiva. "Ho incominciato a cucinare tante verdure, fare il formaggio vegano con le ceci, per aprire il mondo delle piadine anche ai vegani", spiega. Utilizzando impasti con farina di canapa e alla curcuma, riesce poi a catturare anche i palati più esigenti. Rosanna ci tiene a sottolineare la freschezza e la genuinità dei suoi prodotti: "Qua dentro non c'è roba congelata. Non ho neanche il freezer, il congelatore perché proprio mi dà fastidio. Io prendo quel poco, lo cucino e basta".

Tra le sue creazioni più originali spicca la piadina con zucca, gorgonzola e noci, una combinazione di sapori, che è anche la sua preferita, ma è impossibile non citare quelle ripiene di brasato al vino rosso e patate arrosto e quella con le puntarelle. 

L’ingrediente segreto delle piadine di B.Appe, però, è senza dubbio l’umanità di chi, quelle piadine, le prepara ogni giorno da dieci anni. La titolare, infatti, fa parte del Comitato Giardini Malinverni, nato con l'obiettivo di riqualificare un giardino del quartiere, liberandolo dal degrado e restituendolo alla cittadinanza. "Ci siamo messe lì, io e un'altra rompiscatole come me, a chiamare i carabinieri, a fare denunce... e alla fine siamo riuscite a ripulirlo", racconta con orgoglio. Oggi il giardino è tornato ad essere un luogo di ritrovo per i bambini e le famiglie del quartiere. E il suo impegno non si ferma qui: collabora con un'associazione che si occupa di aiutare i senzatetto, donando coperte e cibo.  

Nonostante le difficoltà che la vita le ha riservato, Rosanna non ha perso il sorriso e guarda al futuro con ottimismo e determinazione: il suo obiettivo è quello di continuare a lavorare almeno per altri due anni, fino al 2026, quando avrà estinto il mutuo della sua abitazione. "Se la salute regge,  porto avanti per almeno altri due anni, così poi potrò dire a mio figlio: 'Fai un po' quello che vuoi!'", racconta con un sorriso. 

Il centro storico, con le sue difficoltà, è la casa del piccolo locale di Rosanna: pochi posti a sedere, ma frequentati da tanti ragazzi delle scuole vicine, dal passaggio dei turisti e dagli affezionati clienti che, mentre attendono che la loro piadina sia pronta, chiacchierano con la titolare del più e del meno. 

La storia di Rosanna Oliveri e della sua piadineria è un esempio di come la passione per il proprio lavoro, unita all'impegno sociale e alla forza di volontà, possano far ottenere importanti risultati

Chiara Orsetti