Durante le feste, forse, siamo più buoni, ma di sicuro consumiamo di più, travolti dalla corsa affannata all’acquisto, magari con l’intento di dare il meglio alla nostra tavola e ai nostri commensali. Eppure, le feste appena trascorse non sono un sottoprodotto del consumo, al contrario: se nel tempo questi momenti sono diventati un’occasione privilegiata per il commercio globale è perché queste feste, in particolare il Santo Natale, hanno risvegliato qualcosa nei nostri cuori.
La Madre che tiene in braccio il suo piccolo è l’immagine più tenera da cui hanno origine tutti gli affetti autentici. E allora tra un acquisto e l’altro, conviene fare una sosta e riappropriarci di questo tempo, per non correre il rischio che si svuoti di significato. Lo storico Franco Cardini parla della necessità di “ri-umanizzare le feste” e del riscoprire la lentezza, la cura per le relazioni, la gioia della convivialità, la bellezza dei piccoli gesti che uniscono: e allora perché non applicare questo concetto non solo durante le feste, ma anche durante tutto l’anno?
Nel tentativo di celebrare l’anno appena giunto con maggiore consapevolezza, ho scelto di proporre 12 bottiglie di vino italiano, una per ogni mese dell’anno, ispirandomi anche al ciclo annuale della vite, denso di fascino. La vite, come ogni essere vivente, attraversa fasi di trasformazione che scandiscono la sua vitalità e produttività: è un viaggio che si intreccia con il ritmo della natura e che possiamo osservare con maggiore attenzione e consapevolezza giorno dopo giorno, ogni volta che ci sediamo a tavola scegliendo il vino che preferiamo, bevendo sempre consapevolmente, che siano momenti quotidiani o speciali.
Ciò che regala il grappolo d’uva, in molteplici declinazioni di gusto, è sempre un piccolo miracolo, che deriva da una passione per l’uomo per la vite. In natura, gli animali e l’uomo stesso diffondono i suoi semi, garantendo la sopravvivenza della pianta. L’uomo, con ingegno, ha trasformato l’uva in vino, creando un prodotto unico e culturale. “Senza vigna non c'è alcun frutto, ma senza il lavoro dell'uomo non c'è vino”.
Il vino è la luce del sole, intrappolata nell'acqua (Galileo Galilei)
Il ciclo della vite inizia con il pianto: a marzo, quando il riposo invernale si interrompe, la linfa comincia a fluire, segnalando la ripresa vitale. È il preludio alla primavera e al germogliamento, con le gemme che si schiudono, preludio di una nuova vegetazione. Ad aprile e maggio, la vite esplode di energia, con foglie che crescono e tralci che si allungano. Ecco che arriva la fioritura tra maggio e giugno: un momento delicatissimo, dove piccoli fiori si aprono al mondo, seguiti dall’allegagione, quando nascono i primi acini d’uva.
L’estate segna il cuore del ciclo: tra luglio e agosto si osserva l’invaiatura, con gli acini che cambiano colore e iniziano ad arricchirsi di zuccheri. A settembre si raggiunge la maturazione: l’uva è pronta per essere raccolta, equilibrio perfetto di zuccheri, acidi e tannini. E infine, con l’autunno, la vite entra nel suo riposo invernale, fase necessaria per rinnovare la sua energia in attesa della prossima primavera.
Seguendo queste fasi di sviluppo, le 12 bottiglie selezionate raccontano il trascorrere dei mesi, legandosi al ciclo naturale della vite. Ad esempio, un Nebbiolo avvolgente per gennaio, simbolo del calore nelle notti fredde; una bollicina vivace per agosto, perfetto per brindare alle giornate luminose; o un corposo Macerato per ottobre, che richiama i colori intensi dell’autunno. Ogni bottiglia è un invito a ritrovare il piacere del tempo condiviso, seguendo i ritmi della natura.
E i fondi di bottiglia?
Ri-umanizzare le feste significa anche rispettare e valorizzare ciò che abbiamo. Se il vino avanzasse, nessun calice dovrebbe andare sprecato: trasformate i resti in gelatine da accompagnare a formaggi, risotti allo spumante per un pranzo elegante, o brasati ricchi di sapore. Sperimentate con marinature per carni o create riduzioni profumate per dolci o condimenti. Anche pochi cucchiai di vino possono aggiungere profondità a zuppe e stufati o essere conservati come cubetti di ghiaccio per future creazioni. Ogni bottiglia e ogni calice diventano così, fino all’ultima goccia, un rito che celebra la bellezza dello stare insieme.
Per il 2025, brindiamo e soprattutto viviamo non solo ai mesi che verranno, ma al tempo vissuto con più gratitudine, connessione e amore per il ciclo naturale della vita.
Gennaio:
La Torretta “Ghemme Riserva Docg Vigna Montechiaro” Nebbiolo 2017
Un vino corposo e strutturato, perfetto per accompagnare i piatti ricchi e caldi dell'inverno. Ideale per un brasato o una polenta fumante in una serata fredda di gennaio.
Febbraio:
Castello di Spessa “Amadeus” VSQ Brut Millesimato Chardonnay e Pinot Nero 2019
Il mese dell'amore richiede bollicine eleganti e raffinate per celebrare San Valentino. Questo millesimato offre freschezza e brio per brindisi romantici.
Marzo:
Fradè “DASDÒT” Oltrepò Metodo Classico Pinot Nero D.O.C.G. Pas Dosé Pinot Nero 2019
Con l’arrivo della primavera, un Metodo Classico senza dosaggio, essenziale e vivace, celebra la natura che rinasce. Ottimo per aperitivi freschi e leggeri.
Aprile:
Due Valli Daniel Canzian “Brut Nature Docg Ancestrale Conegliano-Valdobbiadene” 2023
In aprile, l’ancestrale Brut Nature cattura lo spirito di rinascita con la sua purezza. Perfetto per picnic all’aria aperta e piatti primaverili.
Maggio:
Fina “Kikè” Traminer Aromatico 2023
Le note floreali e fruttate di questo Traminer evocano i profumi dei giardini in fiore di maggio. Un accompagnamento eccellente per piatti vegetariani o pesce crudo.
Giugno:
Nals Magreid “Sirmian” Pinot bianco 2022
Il Pinot bianco fresco e minerale è ideale per l’inizio dell’estate. Perfetto servito ben fresco, da abbinare a insalate di mare o formaggi delicati.
Luglio:
Furletti Gabriele “Pinot Grigio Riserva”
Con il caldo estivo, questo Pinot Grigio corposo ma fresco accompagna perfettamente grigliate di pesce o verdure di stagione.
Agosto:
Cristo di Campobello Metodo Classico Rosato Nero d’Avola Extra Brut 50 mesi 2017
Un rosato di classe per l’estate piena. Festoso e raffinato, è ideale per cene al tramonto magari in riva al mare.
Settembre:
Valle dell’Acate “Vigna Biddine Sottana Vino di Contrada” Frappato 2023
Le prime giornate fresche richiedono un rosso leggero e aromatico come il Frappato, che esalta i sapori dei piatti di transizione tra estate ed autunno.
Ottobre:
Tenuta San Marcello “Cielo Sommerso” Marche IGT Verdicchio 100% 2022 orange wine
L’orange wine, con il suo colore che richiama le foglie che iniziano ad ingiallire è perfetto ad ottobre. Da gustare con piatti speziati o formaggi stagionati.
Novembre:
Masottina “Ai Palazzi” Merlot 2017
Con l’autunno, un Merlot ricco e avvolgente si abbina ai funghi e ai primi piatti autunnali. Ideale per una serata accogliente davanti al camino.
Dicembre:
Villa Pagnoncelli-Folcieri Moscato di Scanzo DOCG 2018
Un vino passito dolce e raffinato è l’ideale per chiudere i pasti delle feste natalizie, abbinato a dolci di mandorle o cioccolato fondente.