Cibo | 11 dicembre 2024

Natale in tavola: la kutia o kutya una pietanza rituale in uso presso i popoli slavi, in particolar modo ucraino, bielorusso, polacco e russo.

È un piatto preparato con grano, mak (papavero) e miele, uva secca, noci e altro.

chef Liubov Ataskevych

chef Liubov Ataskevych

Immancabile sulla tavola natalizia in Ucraina, la kutia,viene preparata durante le festività, sia ortodosse che cattoliche, in quanto ha antichissime origini non legate al cristianesimo. La tradizione vuole che si metta sotto la tovaglia un ciuffo di paglia, a simboleggiare la mangiatoia dove dormiva Gesù bambino.

Preparata dalla chef Liubov Ataskevych, è stata protagonista della serata a tema natalizio che si è svolta nei giorni scorsi presso il Villaggio dei fiori di Sanremo. Si tratta di un piatto a base di cereali cotti, principalmente grano o orzo (in chicchi interi o sminuzzati), ma talvolta anche miglio o riso. È arricchita con semi di papavero e miele, a cui si possono aggiungere altri ingredienti a piacere, come noci, frutta secca e uvetta.

Per accelerare i tempi di cottura, il grano viene prima messo a mollo e poi cotto lentamente a fuoco basso, tradizionalmente in un tegame di terracotta. Durante i periodi di magra si prepara la "kutia povera", cotta solo in acqua, mentre alla vigilia di Capodanno si prepara la "kutia ricca", eventualmente con latte e un pizzico di sale.

I semi di papavero, precedentemente ammollati, vengono pestati insieme allo zucchero fino a ottenere una pasta omogenea. Una volta che i cereali si sono raffreddati e riposati, si possono unire la frutta secca tritata, l'uvetta ammorbidita, i semi di papavero e il miele, mescolando attentamente il tutto.

La parola kutia sembra provenire dal greco antico κουκκί ("fagiolo") o κόκκος ("grano"). Il grano simboleggia la vita, i semi di papavero e la frutta secca la prosperità, il miele la salute.

Marina Salvetto