"Comfort food" è’ un’espressione inglese che significa letteralmente “cibo di conforto”. Sappiamo benissimo tutti che il cibo ha il potere di consolarci, di coccolarci, di farci provare delle emozioni che ci gratificano. Quando sentiamo il bisogno di trattarci bene, di dedicarci un’attenzione in più il cibo ci soddisfa e appaga i nostri sensi. Ognuno di noi ha in mente un suo “comfort food” che lo riporta ai sapori dell’infanzia o che ci ricorda una persona cara o che trasporta in luoghi dove siamo stati felici. Quindi la scelta dei piatti è estremamente soggettiva perché le nostre sensazioni e i nostri ricordi spesso si legano indissolubilmente ai sapori e ai profumi di pietanze che sono rimaste nella nostra memoria.
Uno dei piatti tipici legato alla tradizione contadina che è considerato tra i più “consolatori” è la pasta e fagioli, il suo nome ci riporta a case di campagna con grandi cucine con stufe a legna dove in enormi pignatte la pasta e fagioli cuoce per ore e ore trasformando due semplici elementi in un tripudio di gusto e di cremosità. Ovviamente ogni paese ha la sua ricetta con l’aggiunta di ingredienti particolari. Dalla ricetta classica dove troviamo i fagioli borlotti, con un trito di cipolla, carota e sedano, qualche foglia di alloro, lasciati cuocere a lungo a cui si aggiunge la pasta fatta a mano. Se volete usare più tipi di pasta di formati diversi e ai fagioli borlotti preferite i cannellini ed aggiungete la passata di pomodoro ecco la versione napoletana. In Veneto è chiamata “Pasta e fasoi” al posto della cipolla ci vuole l’aglio, e nel trito si aggiunge il lardo, il rosmarino e il porro, ma niente pomodoro. Nella versione alla trevisana si taglia un cespo di radicchio di Treviso nel piatto e si versa la pasta e fagioli fumante, si profuma con un filo d’olio e del Parmigiano grattugiato, da provare!