È tutto pronto per "La Vendemmia a Torino- Grapes in Town" e "Portici Divini", le kermesse piemontesi che dal 26 ottobre al 16 novembre tornano a celebrare la tradizione vitivinicola regionale.
Edizione nel segno di inclusività e sostenibilità
L'edizione di quest'anno, l'ottava, intende diffondere la conoscenza dei vini del Piemonte, ponendo particolare attenzione alla provincia torinese. Un appuntamento che si arricchisce di significati profondi, focalizzandosi principalmente su due temi chiave attuali: l'inclusività e la sostenibilità. Da questi due valori l'obiettivo, infatti, sarà quello di promuovere un'agricoltura e un'industria responsabile, superando le barriere e puntando a un impatto ambientale ridotto.
"L'inclusività e la sostenibilità sono ormai imprescindibili nel mondo del vino e non solo – ha commentato l'ideatrice di Vendemmia a Torino-Grapes in Town Alessandra Giani – Con questa edizione di Vendemmia a Torino, unitamente al nostro partner storico Portici Divini, vogliamo dimostrare che la cultura enoica può e deve evolversi, diventando uno strumento per costruire un futuro migliore".
Valorizzare i vini della tradizione torinese
"Siamo arrivati all'ottava edizione e come nel primo anno vogliamo valorizzare i vini della provincia di Torino, il bilancio fino ad ora è positivo perché la missione che ci siamo posti di promozione è sicuramente sulla strada giusta – ha spiegato l'ideatore di Portici Divini Germano Tagliasacchi – Anche quest'anno andremo in una piazza aulica torinese la quale sarà piazza Solferino, luogo in cui porremo il focus sul sostegno degli esercizi di prossimità. Il fenomeno delle serrande abbassate è preoccupante, quindi intendiamo salvaguardare queste realtà cercando di farle conoscere sempre più".
La manifestazione è stata organizzata da Eventum, in collaborazione con Fondazione Contrada Torino onlus, con il supporto di Regione Piemonte e Comune di Torino, oltre a quello della Camera di commercio, con il coordinamento di Visit Piemonte, società che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio.
"Anno dopo anno ci siamo estesi in tutto il territorio piemontese, sarà una grandissima manifestazione con appuntamenti orientati alla cultura del vino – ha spiegato il Direttore Turismo e Sport della Regione Paola Casagrande – Sarà l'occasione per unire innovazione e tradizione, quest'anno infatti focalizzeremo l'attenzione sui temi della sostenibilità e dell'inclusività. Crediamo che questa sia una delle attività capaci di rendere davvero attrattivo il nostro territorio".
Il connubio tra città di Torino e produzioni
"Sosteniamo questo progetto dalla prima edizione, quindi esserci di nuovo quest'anno per noi era d'obbligo – ha dichiarato il vicepresidente di Camera di commercio di Torino Enzo Pompilio D'Alicandro – Sul tema della sostenibilità Camera di commercio è molto attenta, infatti abbiamo da poco elaborato uno studio riguardo l'impatto ambientale che generano le case produttrici di vini. Ci piace molto il connubio fra città e produzioni".
Nel corso del tempo l'evento è riuscito ad espandersi, attirando nuovi ingressi internazionali di vigne urbane in Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Questo interesse porterà alla creazione, nel corso della manifestazione, di una 'vigna didattica' nei Giardini dei Musei Reali, al fine di offrire ai visitatori l’opportunità di scoprire i più prestigiosi vitigni piemontesi.