Il mondo del vino si prepara a celebrare un evento senza precedenti nel cuore del nostro splendido territorio. Dal 6 al 15 settembre 2024, Asti ospiterà la prima edizione del Barbera d'Asti Wine Festival, un'iniziativa che promette di unire l'eccellenza enologica a un ricco programma culturale e artistico.
Organizzato dal Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato in collaborazione con il Corriere della Sera, media partner dell'evento, il festival si inserisce nella "Strategia nazionale aree interne Valle Bormida", con l'Unione Montana Alta Langa come capofila.
Un festival multidisciplinare
"Il vino non è soltanto economia, ma anche cultura e tradizioni che si tramandano di famiglia in famiglia", ha rimarcato Maurizio Rasero, sindaco di Asti e presidente della Provincia, nell'ambito della presentazione stampa dell'evento. Questa visione si riflette pienamente nel programma del festival, che spazia dalle degustazioni guidate agli incontri con personalità del mondo del vino, del cinema, della letteratura e dell'imprenditoria.
Vitaliano Macario, presidente del Consorzio che ha sede nello splendido castello di Costigliole d'Asti, sottolinea l'approccio inclusivo dell'evento: "Abbiamo voluto essere inclusivi, legando il festival al territorio, alla Douja d'Or e al Settembre Astigiano. Il nostro obiettivo è contaminare, rivolgendoci non solo agli enoappassionati, ma a tutti coloro che vogliono divertirsi, stare bene insieme e imparare qualcosa".
Vino, arte e spettacolo
Il festival non si limiterà, quindi, al vino. Sia pure d'eccellenza. Il centro storico di Asti si trasformerà in una galleria d'arte a cielo aperto grazie alle installazioni del collettivo Cracking Art, noto per il suo impegno ecologista e per la pratica della rigenerazione. Sculture in plastica rigenerata, tra cui l'iconica Chiocciola, popoleranno le vie della città, creando un dialogo tra arte, natura e sostenibilità.
Le serate saranno animate da concerti e performance musicali nel cortile di Palazzo Alfieri. Mentre tra gli ospiti annunciati figurano Neri Marcorè, Giorgio Conte e i comici Diego Parassole e Leonardo Manera.
Mentre il Palazzo del Michelerio, ex monastero cinquecentesco, farà da cornice a masterclass e degustazioni guidate da esperti di fama internazionale. Nomi come Robert Camuto, Veronika Crecelius e Jeff Porter condurranno il pubblico alla scoperta della Barbera d'Asti e delle altre eccellenze del Monferrato.
Un gelato d'autore
Un altro aspetto molto interessante del festival è la creazione sviluppata da Guido Martinetti, fondatore di Grom e ora imprenditore nell'ambito vinicolo e alberghiero d'eccellenza (è titolare di un rinomato relais sulle colline di Costigliole d'Asti), che ha ideato un gelato in edizione limitata che unisce le eccellenze del territorio: una base di fiordilatte arricchita da una riduzione di Barbera d'Asti DOCG e granella di Nocciola Piemonte IGP. "Questo gelato incarna la mia passione per l'eccellenza e il desiderio di innovare, mantenendo salde le radici nella ricca terra del Monferrato", ha spiegato.
Collaborazione e prospettive future
Il festival è il risultato di una collaborazione senza precedenti tra enti pubblici e privati. Livio Negro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, ha affermato al riguardo: "Stiamo imparando a fare rete. Il vino, insieme ai musei e al Palio, è un elemento chiave per essere attrattivi".
Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, ha invece rimarcato come questa collaborazione abbia portato a superare numerosi ostacoli, creando un format innovativo che si integra con la storica Douja d'Or.
Il Barbera d'Asti Wine Festival si propone quindi come un evento capace di proiettare il territorio e il vitigno Barbera sul palcoscenico internazionale, rafforzando l'identità e la visibilità delle denominazioni tutelate dal Consorzio: 4 DOCG e 10 DOC.