News | 24 giugno 2024

La Fritillaria: il fiore a scacchi, simbolo di maestosità e amore

La fotografa Valentina Pulinetti accompagna i nostri lettori alla scoperta della flora spontanea ligure

La Fritillaria: il fiore a scacchi, simbolo di maestosità e amore

La Fritillaria è un genere di piante della famiglia delle Liliacee, che comprende un centinaio di specie ed è distribuito nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale, come Europa, Asia ed America. Il genere è composto sia da piante di minime dimensioni che da specie di taglia rilevante in grado di raggiungere il metro di altezza. Il nome del genere deriva dal latino fritillus, termine che indicava quello speciale contenitore che i Romani usavano per il gioco dei dadi. Tale scelta etimologica si deve al fatto che i fiori di alcune specie presentano sui grandi petali, una variegatura a scacchi arricchita da toni e sfumature di spettacolare eleganza che ricorda, appunto, quella dei dadi.

Le Fritillarie presentano un’eccezionale variegatura di colori che va indifferentemente dal bruno, al verde, al giallo, al porpora, per arrivare quasi al nero. La specie maggiormente distribuita nell’Europa centrale e sulle Alpi italiane è la Fritillaria meleagris (Meleagride) il cui fiore è di colore violaceo con macchie di un colore tra il porpora e il ruggine. Nella nostra regione vivono due sole specie, limitate ai rilievi alpini delle Alpi Liguri e Marittime, si tratta della Fritillaria involucrata (Meleagride piemontese) di colore vinoso porporino, oppure verdastro, e della Fritillaria tubaeformis (Meleagride alpina) di un bellissimo color giallo-oro, di cui si può trovare anche la subsp. moggridgei (Fritillaria di Moggridge).

Queste piante fioriscono nei pascoli e nei prati montani e lungo i bordi dei sentieri, prediligendo le esposizioni in mezz’ombra. Le Fritillarie si presentano con un bulbo triplice, dal quale parte un fusto eretto, semplice e fiorifero; le foglie sono tutte lineari e lanceolate, sparse od opposte a seconda della specie. I fiori sono solitari, grandi e campanulati ed hanno il perigonio uniformemente colorato o screziato in tinte diverse. La Regione Liguria ha incluso le nostre Fritillarie nell'elenco delle forme vegetali da proteggere, disciplinato dalla L.R. n.9 del 1984, vietandone tassativamente la raccolta, in quanto appartengono a quel raro gruppo di piante il cui areale di diffusione si trova solamente a cavallo della linea di confine con il Piemonte e la Francia.

Le Fritillarie sono fra le specie orticole più ricercate dagli appassionati di giardinaggio particolarmente attratti dal fascino dei loro colori e delle loro forme. Nessuna delle specie liguri ha però trovato impiego in questo settore, largamente dominato dalle piante provenienti da altri paesi, quali la Fritillaria imperialis (Corona imperiale), originaria della Turchia, già nota ai giardinieri nel 1600 e tuttora fornita dalle industrie florovivaistiche in diversi colori ed a prezzi particolarmente salati.

Proprio in riferimento a questa specie esiste una leggenda legata al mondo cristiano. Mentre Gesù veniva condotto sul Golgota per essere crocifisso, tutti i fiori chinavano la testa in segno di compassione e rispetto, solo la Fritillaria imperialis rimase fieramente eretta con le sue corolle alzate. Quando però Gesù la guardò, essa piegò il capo ed arrossì per la vergogna e dal suo maestoso fiore uscirono lacrime che tuttora fuoriescono sottoforma di gocce di nettare. È bene sapere che le Fritillarie sono piante molto tossiche in ogni loro parte, a causa delle elevatissime concentrazioni di alcaloidi, per questo non ha trovato alcun impiego nella tradizionale medicina popolare. Nel linguaggio dei fiori, la Fritillaria rappresenta maestosità, onore e amore. Includere la Fritillaria (ovviamente coltivata e non raccolta allo stato spontaneo) in mazzi di fiori destinati a trasmettere sentimenti sinceri e intensi, è una vera dichiarazione amorosa.

Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne.  Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia.   Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.

Contatti: e-mail valep93@virgilio.it Facebook e Instagram (@valentinix28)

 

 

Valentina Pulinetti