Cibo | 19 giugno 2024

Dieta in viaggio, come conciliare spostamenti frequenti e alimentazione

La società odierna, rispetto al passato, offre infinite possibilità di viaggiare e di stare potenzialmente in continuo movimento. Che sia per lavoro o per svago, sono diventate tantissime le persone che ogni giorno si mettono in moto andando da una parte all’altra del Pianeta.

Dieta in viaggio, come conciliare spostamenti frequenti e alimentazione

La società odierna, rispetto al passato, offre infinite possibilità di viaggiare e di stare potenzialmente in continuo movimento. Che sia per lavoro o per svago, sono diventate tantissime le persone che ogni giorno si mettono in moto andando da una parte all’altra del Pianeta. In un mondo sempre più interconnesso e globalizzato chi lavora in grandi aziende si ritrova spesso ad affrontare spostamenti per affari, sia per espandere le reti professionali che per gestire aspetti operativi di business. Ma molti viaggiano anche per turismo: trascorrere del tempo in vacanza è diventato imprescindibile, anche solo per staccare qualche giorno all’anno e ridurre lo stress della vita quotidiana, migliorandone la qualità.

Non sempre però è semplice riuscire a trovare un equilibrio quando ci si allontana da casa, soprattutto quando si parla di regime alimentare. In viaggio le abitudini legate al cibo cambiano e diventa complicato nutrirsi come a casa, tanto più se si sta seguendo una dieta alimentare, caratterizzata da alimenti specifici. Ciascuna dieta prevede una serie di principi e meccanismi che regolano l'assunzione e l'utilizzo dei nutrienti per raggiungere obiettivi di salute, perdita di peso, mantenimento del peso corporeo o miglioramento delle prestazioni fisiche. Ecco che sorge spontanea la domanda: mettersi a dieta quando si viaggia di frequente è fattibile? Scopriamolo.

Routine, alimenti diversi e mancanza di tempo

A rendere sfidante il mantenimento di una dieta in viaggio, per svago o lavoro che sia, è soprattutto il cambiamento della routine, interrotta da nuove attività da svolgere e pasti che non sono più pianificati ma dipendenti da impegni, disponibilità e orari dei locali presenti nel luogo in cui si soggiorna. Spesso ci si ritrova, per esigenza e mancanza di tempo, a cibarsi in aeroporti, stazioni ferroviarie e autogrill che servono cibi veloci e pratici, spesso poco salutari, come snack confezionati, alimenti fast food e bevande zuccherate, nemici di una dieta equilibrata. Senza contare che le tentazioni sono dietro l’angolo: quando si va in un posto nuovo c’è la comprensibile voglia di assaggiare le specialità locali e non è raro che queste siano ricche di calorie, grassi e zuccheri. Rinunciarvi diventa difficile, anche se si sta seguendo una dieta, perché il cibo fa parte dell’esperienza di viaggio, capace di far avvicinare ancor di più alla cultura ospitante, soprattutto in occasioni formali come un evento di lavoro dove potrebbe anche risultare scortese rifiutare, andando contro alle aspettative sociali.

Quando si mangia fuori, verificare gli ingredienti utilizzati nei piatti diventa difficile, se non impossibile, perché non si ha il controllo sulla cucina come a casa. I ristoranti spesso utilizzano più sale e condimenti per migliorare il sapore dei cibi. Anche le porzioni possono essere più grandi rispetto a quelle casalinghe, rendendo più facile assumere calorie in eccesso senza rendersene conto. 
Da ultimo, viaggiare verso destinazioni con climi diversi può influenzare le preferenze alimentari. Ad esempio, in luoghi caldi, si potrebbe essere più inclini a consumare bevande zuccherate o gelati per rinfrescarsi. C’è poi la questione jet lag da non sottovalutare: un sonno irregolare può influenzare negativamente il metabolismo e l’appetito, portando a un consumo eccessivo di cibo, per quanto ci sono alimenti consigliati dopo un viaggio per aiutare l’organismo a riprendersi più velocemente.

Carenza di alcuni nutrienti

Quando si viaggia in un posto nuovo può esserci disponibilità limitata di certi cibi, cambiamenti nelle abitudini alimentari e scelte poco salutari, che possono portare a carenze di nutrienti che invece devono essere presenti in una dieta. A mancare, per esempio, può essere la vitamina C, essenziale per il sistema immunitario: durante un viaggio l’assunzione di frutta e verdura fresca può diminuire, e con loro la vitamina C, soprattutto qualora si consumino pasti veloci o confezionati.
Il ferro, a sua volta, è fondamentale per la produzione di emoglobina, che trasporta ossigeno nel sangue, e per il mantenimento dell’energia e della funzione cognitiva, carenti in particolare quando si evitano carni rosse o verdure a foglia verde, fatto che via di casa può accadere spesso. 
Altro grande assente nelle diete può diventare il calcio, imprescindibile per la salute di ossa e denti. Soprattutto in certi Paesi si tende a ridurre a zero il consumo di latticini, fornitori di calcio. 
E poi le fibre, che aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e supportano la perdita di peso: mangiare frequentemente fuori, come accade in viaggio, può diminuirne l’assunzione.

Dieta in viaggio: si può fare

Alla luce di quanto detto finora, come si può rispettare una dieta mentre si è lontani da casa, in vacanza o via per lavoro? Già un’attenta pianificazione dei pasti prima di partire può fare la differenza. Informarsi sulla destinazione, cercare ristoranti che offrono opzioni salutari o in linea con la dieta sono tutti dettagli da prendere in considerazione e mettere in pratica, così come portarsi appresso snack salutari. Chi segue una dieta basata sui grassi, per esempio, può rifornirsi di noci e semi da stuzzicare nei momenti di fame improvvisa. Un altro approccio valido è chiedere modifiche ai piatti dei menù, ristoranti e hotel in alcuni casi offrono questa possibilità: così coloro che hanno intrapreso una dieta consigliata da un esperto, come ad esempio la dieta chetogenica, possono pensare di chiedere come contorno, al posto di patate fritte, verdure a basso contenuto di carboidrati come spinaci, broccoli, zucchine, cetrioli e avocado, oppure cotture più salutari come alla griglia o al vapore. Anche cercare di bere regolarmente è importante: il pericolo di disidratazione è sempre in agguato durante i viaggi, pertanto è sempre meglio avere con sé una bottiglietta d’acqua.

Detto ciò anche essere sempre intransigenti non va bene. Di tanto in tanto, soprattutto se si è in vacanza, è lecito concedersi qualche sfizio in più. Dall’altra parte, quando si è in viaggio per lavoro, è normale focalizzarsi sull’impegno professionale che si sta svolgendo piuttosto che sulla dieta. 
Il segreto, come per ogni corretto regime alimentare, è trovare il giusto equilibrio.