Cibo | 28 maggio 2024

E' nato prima l'uovo o... lo zabaione? La risposta arriva da Torino

Tante le ipotesi riguardo la sua nascita: aiutiamo a fare chiarezza, tornando al XVI secolo

E' nato prima l'uovo o... lo zabaione? La risposta arriva da Torino

Tuorli d'uovo montati con lo zucchero ed arricchiti da un vino liquoroso: ecco la semplicissima ricetta di un dessert al cucchiaio tipico del territorio sabaudo: lo zabaione. 

Da gustare caldo nelle fredde serate invernali, come dolce freddo al cucchiaio nelle stagioni più calde oppure come farcitura di torte, esso affonda - è proprio il caso di dirlo - le proprie radici in un'epoca molto lontana. Vi sono diverse ipotesi riguardo alla sua nascita: secondo alcuni, lo zabaione sarebbe stato inventato nel 1471 ad opera del capitano di ventura Giovan Paolo Baglioni. Accampatosi insieme alle sue truppe nei pressi di Reggio Emilia, le mandò alla ricerca di cibo. Le uniche cose che i suoi uomini trovarono, però, furono uova, zucchero e vino e così, dalla loro unione, nacque lo zabaione. Altre ipotesi, invece, lo indicherebbero nato a Venezia nel XVII secolo, quando era diffusa una bevanda chiamata zabaja, aromatizzata con il vino di Cipro, oppure addirittura a Napoli nel 1450. 

L'ipotesi più accreditata, però, sembra essere quella secondo cui lo zabaione è nato a Torino nel XVI secolo. A quell'epoca in città risiedeva una piccola comunità francescana, tra i cui membri era annoverato il monaco spagnolo Pasquale de Baylon, che pare possedesse una ricetta di una crema all'uovo dalle intense proprietà afrodisiache. Molte donne, che nel '500 avevano problemi coi mariti sotto le lenzuola, si rivolsero al francescano per farsi prescrivere questa potente panacea a base di uova, zucchero e marsala. Il successo  

della ricetta fu talmente grande che, da quel momento in poi, le signore torinesi se la tramandano di generazione in generazione. 

Divenuto ormai di fama internazionale, lo zabaione è annoverato tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali e merita di essere assaggiato, almeno una volta.

redazione