Il genere Hyacinthus, appartenente alla famiglia delle Asparagacee, è originario del Mediterraneo Orientale e dell'Asia minore ed è stato ufficialmente battezzato dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort, con l’autorevole conferma di Linneo.
Il nome deriva da una radice greco-albanese “giak”, che significa rosso scuro e dal suffisso "inthos", ossia pianta. L’origine del suo nome è però da ricercare nell’antico mito raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio. Giacinto era il principe di Sparta, giovane di straordinaria bellezza. Per via del suo meraviglioso aspetto ebbe molti spasimanti, tra cui il dio del vento Zefiro che non si arrese nemmeno dopo il suo rifiuto. Giacinto era innamorato del dio del sole Apollo, il quale contraccambiava completamente i suoi sentimenti.
Un giorno, in preparazione ai giochi olimpici, i due innamorati decisero di recarsi in un bosco per allenarsi insieme. Si sfidarono in una gara di lancio col disco, se non che all’improvviso arrivò il vento. Apollo, innocentemente, tirò il disco nella direzione del suo amato, in attesa di riprenderlo indietro. Giacinto però venne colpito bruscamente alla tempia a causa di una deviazione generata dal vento. La ferita si rivelò mortale, nonostante i numerosi tentativi di Apollo per salvarlo. Il dio affranto per l’accaduto, pianse ogni lacrima sul corpo dell’amato, non rassegnandosi ad una morte così crudele e beffarda, voluta dal rivale Zefiro. Decise così di trasformare l’amato in un fiore rosso che portasse il suo stesso nome, per perpetuarne per sempre il ricordo. Giacinto in greco significa infatti “fiore rosso”, perché del colore del sangue da cui è stato generato; ma in realtà i giacinti sono di svariati colori. Il raggruppamento del genere Hyacinthus comprende oggi una trentina di specie, solo tre dei quali non nascono nel bacino del Mediterraneo.
I giacinti sono piante bulbose, alte circa 20-25 cm, a foglie strette e verdi, che producono coloratissimi fiori che insieme assumono la forma di una pannocchia. I bulbi sono grandi come una cipolla ed i fiori possono essere di molti colori: porpora, come l'originale, oppure rosa, giallo, bianco, azzurro e violetto. La fioritura avviene in primavera, ma nella nostra regione inizia già nei primi mesi dell’anno. In Liguria tra la fine di gennaio ed i primi di febbraio si può già ammirare il Hyacinthus orientalis (Giacinto comune o Giacinto orientale) dai fiori azzurri o raramente bianchi.
In virtù della sua bellezza è la specie protagonista delle coltivazioni che la vedono impiegata come fiore ornamentale e come fiore reciso per le composizioni floreali. Il Giacinto comune fu introdotto nei Paesi Bassi verso la fine del XVI secolo, dove iniziarono a svilupparsi numerose cultivar; nel tempo è stato anche ibridato andando a creare i cosiddetti giacinti olandesi, piante dai colori molto appariscenti e per questo apprezzate per abbellire aiuole e bordure ma anche come piante d’appartamento in vaso. Il suo profumo è intenso ed è per questo che trova impiego anche in profumeria. Il termine giacinto è comunemente usato per descrivere altre specie che non fanno parte del genere Hyacinthus.
Due fra queste appartengono al genere Bellevalia, si tratta della Bellevalia romana (Giacinto romano) e della Bellevalia trifoliata (Giacinto trifogliato) che nascono nei campi, nei vigneti e sotto gli ulivi proprio come i veri giacinti. La Bellevalia romana è una specie a distribuzione centro-mediterranea presente in quasi tutte le regioni d'Italia e per questo è più facile incontrarla rispetto alla Bellevalia trifoliata, che si trova soltanto in Liguria, Toscana e Lazio.
Eccezionalmente è possibile imbattersi anche nel Hyacinthus hispanica (Giacinto di Spagna), specie alloctona originaria della penisola iberica dai caratteristici fiori campanulati e penduli, introdotta in Italia come pianta da giardino ma poi sporadicamente naturalizzata. A differenza del Hyacinthus orientalis non possiede un profumo intenso ma anzi ne è quasi privo. Nel linguaggio dei fiori, i giacinti sono simbolo di bellezza ed esprime la gioia dell'amore che ha la forza di sopravvivere e rimanere fedele.
Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne. Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia. Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.
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