News | 04 febbraio 2023

Oxalis: le esili piantine dalle foglie trifogliate, che annunciano il risveglio della natura

La fotografa Valentina Pulinetti accompagna i nostri lettori alla scoperta della flora spontanea ligure

Oxalis: le esili piantine dalle foglie trifogliate, che annunciano il risveglio della natura

Il genere Oxalis comprende piante angiosperme appartenenti alla famiglia delle Oxalidaceae, che possono presentarsi sia in forma perenne che annuale. Questo genere è il più vasto della sua famiglia botanica in quanto comprende circa 800 varietà differenti tra loro. Le Oxalis prendono il nome dal termine greco ‘oxaleios’ (aspro-acidulo), con riferimento al caratteristico sapore delle foglie dato dalla quantità di acido ossalico in esse contenute. Il nome comune delle Oxalis è Acetoselle. In genere le Oxalis hanno una distribuzione abbastanza variegata; numerose specie nascono nelle zone temperate della terra, ma la maggior parte vive nelle aree tropicali e subtropicali dell’emisfero meridionale come ad esempio in Messico e Brasile. Inoltre le si può trovare in Sudafrica e in America del Nord e sono abbastanza diffuse anche in Italia. Di solito sono coltivate come piante ornamentali da giardino.

 

 

Alte tra i 15 e i 20 cm, le Oxalis sono delle piantine esili la cui caratteristica distintiva sono le foglie trifogliate, ciascuna infatti possiede la forma di un cuore, elemento per cui spesso vengono confuse con il trifoglio. In genere le foglie si aprono durante il giorno per intercettare il massimo possibile della radiazione luminosa e si ripiegano durante la notte. La stessa capacità è stata notata anche nei fiorellini che sono in grado di serrarsi prontamente segnalando l’approssimarsi del brutto tempo. Ciò fa entrare di diritto le Acetoselle nel nutrito gruppo di vegetali "metereosensibili". I fiori sono composti da cinque petali, spesso sono solitari ma possono essere anche riuniti in cime, a seconda della specie possiedono diversi colori, come il bianco, il rosso, il rosa e il giallo. La fioritura avviene in genere in primavera ma in alcune zone come ad esempio la nostra Riviera ligure inizia già a gennaio. Dai fiori impollinati si formano tanti semi che una volta caduti al suolo daranno vita a nuove piantine.

 

 

In Liguria a livello spontaneizzato sono presenti le seguenti specie: Oxalis acetosella (Acetosella dei boschi), Oxalis purpurata (Acetosella porporina), Oxalis pes-caprae (Acetosella gialla), Oxalis corniculata (Acetosella dei campi). La presenza più rilevante nella nostra regione è data dalla specie esotica Oxalis pes-caprae, detta anche Acetosella gialla. Essa, originaria del Sud Africa, fu introdotta nel 1806 nell’isola di Malta da una signora inglese proveniente da Città del Capo e donata a frate Giacinto, frate genovese e botanico, fondatore dell’orto botanico de La Valletta. Da alcuni documenti risalenti al 1796 risultava già coltivata in Sicilia, da cui si propagò rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo.

 

 

In Italia è infatti presente, oltre che in Liguria, in tutte le regioni del Centro-Sud, comprese le Isole. È una pianta infestante, che non passa inosservata grazie alla sua capacità di creare veri e propri tappezzamenti d’oro. Basta fare un giro tra le zone collinari della nostra regione verso i primi mesi dell’anno per restare sorpresi dalla sua spettacolare fioritura tra le terrazze degli uliveti o penzolante dai muri a secco.

 

 

L’Oxalis purpurata spicca tra le altre specie grazie al bellissimo colore delle corolle purpureo-violacee. In passato alle Oxalis venivano attribuite proprietà di piante officinali. In particolare gli impieghi curativi dell’Oxalis acetosella e dell’Oxalis corniculata sono famosi sin dalle epoche più remote perché sotto forma di infusi e decotti sviluppano un’azione diuretica ed antianemica.

 

 

L’Oxalis acetosella è tipica delle zone umide e ombreggiate ed è in grado si spingersi fino ai 2000 metri di altitudine; Plinio la descrive quale rimedio per alleviare la cattiva digestione e per depurare l’organismo. Per l’elevato contenuto di ossalato acido di potassio, tuttavia il consumo dell’acetosella è sconsigliato a chi soffre di disturbi renali, epatici o di calcoli. Nel linguaggio dei fiori l’Oxalis acetosella, per la sua delicata bellezza, simboleggia l’amore materno.

Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne.  Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia.   Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.

 

Contatti: e-mail valep93@virgilio.it Facebook e Instagram (@valentinix28)

 

 

Valentina Pulinetti