I palazzi di piazza San Carlo si illuminano, per le feste natalizie, con 70 immagini che raccontano la storia della città. Sarà inaugurato domani alle 18 la prima edizione di Torino Città Dinamica. Fino all'8 gennaio i turisti potranno ammirare sulle facciate degli immobili sopra Gallerie d'Italia e il Caffè Torino un videomapping, sul modello della celebre "Festa delle Luci" di Lione. E il capoluogo piemontese, ispirandosi al successo della cittadina francese, vuole fare diventare l'evento un appuntamento tradizionale del calendario natalizio.
Racconto di Torino dal '700 al '900
Il percorso narrativo è costruito attraverso 70 immagini di opere pittoriche, grafiche e fotografiche conservate in alcune tra le collezioni museali cittadini. "Si mischiano - hanno spiegato dagli uffici - i linguaggi alti con quelli semplice del videomapping. È un racconto per immagini di Torino, dal '700 al '900". Il visitatore sarà coinvolto emotivamente in un video racconto d'arte, dovrà potrà ammirare sulle facciate opere d'arte risorgimentali, così come quelle di Balla e il futurismo.
12 minuti di video
"È un viaggio immersivo - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Rosanna Purchia - nella grande Torino". Il video avrà una durata di 12 minuti e le opere d'arte verranno proiettate su una lunghezza di 151 metri, per 10 di altezza. "Per il futuro - ha poi aggiunto Purchia - puntiamo a continuare: non a caso l'abbiamo chiamata 1° edizione di Torino Città Dinamica". A fargli eco il sindaco Stefano Lo Russo, che ha aggiunto: "Il linguaggio della luce è un elemento qualificante dell'attività culturale della nostra città. L'anno scorso abbiamo fatto il beta test con l'illuminazione di Palazzo Reale: vogliamo potenziare negli anni questo linguaggio".
Le tappe del viaggio
Il video sarà suddiviso in quattro blocchi. Il prologo avrà come tema piazza San Carlo e l'indipendenza: sulle facciate saranno proiettate le architetture dipinte da Giovanni Michele Graneri, così come quelle di Carlo di Castellamonte. A seguire i campi di battaglia dove si è fatta l'Unità d'Italia. Il primo atto si apre con una galleria di ritratti della seconda metà dell'800 conservati alla Gam, a cui seguono quelli fotografici di Mario Gabinio. Il secondo atto mette in scena le opere del futurismo, da Filippo Tommaso Marinetti a Enrico Prampolini. Mentre l'ultimo atto sarà dedicato alle figure astratte con i lavori di Giacomo Balla.
La musica
Le immagini saranno accompagnate da una traccia sonora ispirata agli autori delle diverse epoche, da Rossini per il Prologo alla Cavalleria Rusticana di Mascagni per il periodo risorgimentale. Nel secondo atto del futurismo ci saranno suggestioni di Bela Bartok, mentre il quarto al minimalismo armonico contemporaneo.