Vini | 19 marzo 2022

San Damiano d'Asti: "Carlin de Paolo" una cantina con vini eccellenti e piatti tradizionali

Una piacevole sosta nel Monferrato, immersi nella natura fra vigneti ricchi di storia.

San Damiano d'Asti: "Carlin de Paolo" una cantina con vini eccellenti e piatti tradizionali

Franco, Giusy, Giancarlo, Davide, Lorenzo, Paolo, Cinzia, Ornella, Mario, Francesca, Carlotta, Simone, Chiara e Serena compongono la famiglia Ponte, eredi da 4 generazioni dell’azienda vitivinicola Carlin de Paolo“.

Situata in pieno Monferrato, poco distante dal delizioso e storico paese di San Damiano d’Asti. La loro appassionata attività di agricoltori e produttori di vino, inizia con il nonno Carlin, figlio del bisnonno Paolo. Intorno alla sua figura si sviluppa la filosofia dell’azienda: “Quello che so fare meglio è accogliere”, diceva il nonno. Da questa considerazione la famiglia ha sviluppato con tenacia e coraggio un progetto rivolto agli appassionati di vino e della sua storia: perché, seduti al tavolo con un bicchiere di vino, ci si racconta come se il tempo non passasse mai.

L’azienda, circondata dai propri vigneti e dalle verdi colline tipiche del territorio, promuove - oltre la possibilità di visite guidate nelle proprie cantine - anche attività ricreative legate alla conoscenza dei propri vini. Soprattutto nella stagione estiva, quando l’area antistante alle vigne si trasforma in un vero dehors elegante, ma informale, si possono degustare i vini abbinati alle specialità gastronomiche della zona.

La vivacità di questa azienda si nota, fin da subito, dall’entusiasmo con cui Davide - uno dei titolari e nipoti di Carlin - illustra i progetti che avrebbe intenzione di sviluppare per far sì che il mondo del vino non sia visto ancora come inaccessibile ai non esperti e che, imparando anche a comprenderne le modalità di produzione, la sua narrazione possa essere condivisa in maniera sempre più efficace.

Noi di Travel Eat siamo andati a visitare l’azienda. Davide, proprio come è nello stile accogliente della famiglia, ci ha invitati subito a visitare le aree dedicate alla produzione del vino e al suo imbottigliamento e, in seguito, negli avvolgenti ambienti delle cantine.

  1. Le etichette dei vini assumono molta importanza nella scelta della bottiglia, le vostre hanno come segno distintivo la figura di nonno Carlin: come mai questa scelta?

È stata una scelta determinata proprio dal messaggio che l’azienda vuole trasmettere. Anche i colori coi quali è stata realizzata hanno un significato: il grigio, nello sfondo, indica il tempo che è passato, ma che è stato. Quindi siamo testimoni dell’autenticità e genuinità dei nostri vini, prodotti con metodi e strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia. E soprattutto senza fare ricorso a lavorazioni artificiali, ma preservando tutta la naturalezza dell’uva.  Dall’altra parte il rosso della terra, su cui Carlin ha lavorato e su cui la sua famiglia, virtualmente, lavora ancora insieme a lui, in un’onda dinamica verso il resto del mondo: rappresenta l’espandersi della nostra produzione anche verso l’estero.

  1. Qual è il vostro vino di punta?

La Barbera d’Asti Superiore Docg “ AD LIBITUM ” e “ CURSUS VITAE ” : i nomi non sono stati assegnati a caso, ma sono stati selezionati tra quelli più significativi che i clienti più affezionati hanno suggerito durante un piccolo concorso che avevamo indetto, proprio per la ricerca del nome più adatto per il nostro vino che ci rappresenta di più. Il primo, che significa “verso il piacere”, è stato scelto per questo messaggio di gradevolezza senza tempo, dai gusti importanti che imprimono un ricordo. Il secondo, che significa “il corso della vita”, segnala proprio la trasmissione continua, di generazione in generazione, della passione per il faticoso lavoro in vigna. Una fatica e passione condivisa da tutta la famiglia, che di fronte ad ogni difficoltà si domanda “come si sarebbe comportato nonno Carlin?” e si ispira a lui per cercare la soluzione migliore

  1. Siete attivi anche nella produzione di moscato, il vino che forse rappresenta di più il territorio?

Si, certo. Abbiamo vigneti anche in altre zone del Monferrato, tra i quali quello di Coazzolo, in zona Santo Stefano Belbo, zona principe per la produzione del moscato. Noi non compriamo l’uva, quindi, ma la vendemmiamo direttamente per poi vinificare qui in azienda. A tal proposito, mi permetto di segnalare, proprio perché abbiamo vigneti sparsi in varie zone del Monferrato, anche un nostro vigneto a  Vesime, zona Alta Langa, dove produciamo Pinot nero e la nostro prima bottiglia verrà messa in vendita solo nel 2024. Ancora, in omaggio all’origine roerina di mia mamma, segnalo anche la presenza di un nostro vigneto a Vezza d’Alba, esattamente a Val Maggiore - luogo di eccellenza per la produzione del Nebbiolo - dal quale nascerà il nostro primo Nebbiolo e sarà messo in vendita già in autunno.

  1. Dove è possibile trovare e acquistare i vostri vini?

La nostra distribuzione si rivolge a privati, e soprattutto ai ristoranti non solo della zona, ma di tutta Italia, in particolare del Nord Italia. Il quid aggiuntivo che offriamo è la possibilità di personalizzare le etichette dei vini con i loghi e i nomi del ristorante o dello chef. Pensiamo che questo sia un ottimo modo di consolidare in maniera un po’ meno formale, ma più collaborativa i rapporti commerciali fra gli addetti ai lavori. Per gli acquisti on line, abbiamo una comoda sezione e-commerce, sviluppata da qualche mese, e che ci sta dando ottimi riscontri, soprattutto da parte dei clienti esteri. Ahimè, proprio in questo momento tragico, stiamo facendo un po’ di fatica a consegnare i prodotti.

  1. Proprio a proposito di difficoltà a ordinare e a ricevere la merce, a parte questo periodo, in periodo di pandemia come sono andate le vendite?

Non particolarmente bene, ma era prevedibile. Non avevamo ancora la possibilità di creare la sezione per le vendite on line e, complice il fatto che non ci si poteva spostare, spesso effettuavamo direttamente le consegne a domicilio. Per fortuna, poi, con le riaperture, i clienti sono tornati a farci visita e a degustare con gioia i nostri prodotti.

  1. A proposito di degustazioni, c’è la possibilità di visitare le vostre cantine e abbinare qualche tagliere?

Certamente, ma proponiamo molto di più! Insieme alla visita in azienda, su prenotazione, in cantina e nel vigneto, gli ospiti hanno la possibilità di abbinare anche dei piatti che il nostro “agrichef“ Lorenzo prepara nella “ Merenderia”. Non a caso abbiamo scelto di denominare in questo modo l’area dedicata alla parte food: la “merenda sinoira” rappresentava, nella tradizione piemontese, il momento della giornata che segnava la fine del lavoro nei campi e ci si ritrovava a mangiare tutti insieme in allegria e convivialità. L’idea di fondo è quella di proporre ai clienti di sedersi intorno a un tavolo, a pranzo o a cena, e concedersi una pausa dalle fatiche quotidiane, degustando i nostri vini abbinati a pietanze tradizionali, tra i quali il vitello tonnato, i tajarin, realizzati rigorosamente a mano, e varie altre specialità piemontesi, che variano giornalmente, in base alla disponibilità dei prodotti e della stagionalità.

 

 

Azienda agricola “Carlin de Paolo“ si trova a San Damiano d’Asti in frazione Gorzano 238/A -  Tel. 0141/983833  mail: info@carlindepaolo.com

web: www.carlindepaolo.com

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiara Vannini