Si é riaperta la pesca alla trota, un momento atteso dagli appassionati della canna e della lenza.
Soprattutto in Francia dove la pesca, al pari del ciclismo, rappresenta una delle “passioni” che più coinvolge le persone: non solo uomini, sono moltissime le donne che si dedicano alla passione avventurandosi lungo le rive di fiumi e torrenti alla ricerca del “posto giusto” dove tentare di agganciare all’amo qualche pesce. Anche il numero dei ragazzini che praticano la pesca é in crescita.
Il secondo fine settimana di marzo è quello dedicato all’apertura della pesca alla trota.
Quest’anno, nel Dipartimento delle Alpi Marittime, che annovera quasi 10 mila iscritti alla sola Federazione della Pesca Sportiva, l data coincide quasi con il "liberi tutti" per il Covid che scatterà domani, 14 marzo 2022.
Non si può pescare dappertutto: sono esclusi i laghi di montagna per i quali la pesca é rinviata a luglio e, nell’arrière pays, alcuni fiumi e torrenti: si tratta di quelli colpiti dalla tempesta Alex e, in particolare i corsi della Vésubie e della Roya con i loro affluenti. Fanno eccezione i laghi Boréon (Vésubie) e di Breil (Roya).
Per poter pescare è obbligatorio essere dotati del permesso di pesca che in Francia si chiama Carte de Pesche.
Ve ne sono di diversi tipi:
- Carte Personne majeure ou Interfédérale - Costo 100 euro
- Carte Découverte Femme – Costo 35 euro
- Carte Personne mineure – Costo 21 euro
- Carte Découverte -12 ans – Costo 6 euro
- Carte Hebdomadaire (7 giorni) – Costo 33 euro
- Carte Journalière – Costo 17 euro