" Qui c'è rispetto, osservanza di regole capibili da tutti, ed è stata aperta quasi subito la possibilità ai turisti di poter arrivare" ha dichiarato in collegamento dal sud di Gran Canaria Enrico Perazzi, che da oltre un decennio lavora con l'imprese "Vivere alle Canarie" offrendo accoglienza ai vacanzieri e servizi perlustrativi per chi vuole trasferirsi in Canaria.
Il suo intervento è stato registrato nel corso dell'incontro promosso dalla testata Varesenoi cui hanno partecipato anche il sindaco di Riccione, Renata Tosi e l'assessore al Turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino.
Il tema affronato è stato la voglia di vacanza di piemontesi e lombardi, e di come si potrà tornare in spiaggia in sicurezza in alcune delle mete preferite dopo un periodo di chiusure e restrizioni.
«Devo dire che un po' tutti hanno avuto sussidi sull'isola - ha spiegato Enrico Perazzi a lettori e pubblico con l'onestà e la capacità di essere diretto che lo contraddistingue - nessuno è lasciato a sé stesso, e aggiungo che ci ha infastidito molto il terrore, diffuso volutamente o provato naturalmente, di non potersi muovere o di aver paura di non trovare voli o di tornare a casa. Chi è venuto, ha fatto la sua vacanza o la perlustrazione dell'isola con noi, trovando servizi che magari dall'Italia si dubitava che potessero esserci in periodo di Covid. Gran Canaria reagisce, è aperta e osserva le regole con la semplicità che la contraddistingue».
E' stato fatto notare, a differenza di ciò che qualcuno può ancora pensare, che alle Canarie il turismo non si è mai fermato ed è possibile approdarvi al di là di qualunque zona in cui si trovano la Lombardia o le altre regioni (gialla, come è il caso attuale, ma anche arancione e rossa), attraverso i collegamenti aerei che non si sono mai interrotti (nessun problema spostarsi verso gli aeroporti, anche in zona rossa): basta effettuare un tampone e non è necessario indossare in spiaggia, dove le distanze sono ampie, la mascherina.
«E' inequivocabile come sulle spiagge si debba stare attenti a non raggrupparsi - ha proseguito ancora Perazzi - magari senza lettini e ombrelloni (che sono in gestione pubblica con prezzi molto calmierati) ma con il telo; i locali sono aperti come se nessun virus fosse mai apparso: ci sono ora differenze di chiusura e se prima si chiudeva alla 1 e poi a mezzanotte, adesso lo stop è alle 22 pur con numeri bassissimi di contagi».
Si parla ovviamente degli italiani in vacanza o in perlustrazione, che spesso chiedono informazioni o partecipano alla seguitissima diretta di ogni giorno alle 15 sulla pagina Facebook di "Vivere alle Canarie" condotta de Enrico o Claudio dalle spiagge e dalle località del Sud di Gran Canaria. «Riceviamo ogni giorno anche qualche italiano che è stato magari più avventuroso rispetto a ciò che vi dicevo e cioè al terrore che abbiamo notato anche in chi ci chiede informazioni. Amo l'Italia, la Lombardia, la Romagna anche se vivo e lavoro alle Canarie, anche se qui non ci sono particolari rinunce da mettere in conto. E' il popolo stesso qui che ti "costringe" a usare la mascherina o a seguire le minime regole da rispettare, senza bisogno che vengano imposte dall'alto o dalle forze dell'ordine. Basta il vicino di casa...».
Traspare tutta la semplicità della Canarie e l'amore per un'isola dove Enrico ormai ha messo radici: «Abbiamo la fortuna di avere 30 gradi di media tutto l'anno - dice - un'amica svedese mi diceva in questi giorni "da noi ora fa caldo perché ci sono zero gradi ma nell'arco di una settimana scenderà a -17...". Qui trovi calore e la gioia per staccare da tutto: bastano 4 ore di volo, parti a colazione e pranzi alle Canarie. Qui reagiamo bene anche in questi momenti, in maniera dignitosa».
Prima di salutare Enrico, chiediamo perché della sua scelta di vita: «Perché sono qui? Perché non riuscivo più a fare impresa in Italia, non uscivo la mattina di casa con la voglia giusta di andare al lavoro. Io scalpitavo per vivere la mia giornata di lavoro, ma poi non ho più avuto questa sensazione e si è rotto qualcosa dentro di me, non nei confronti dell'Italia ma del mondo del lavoro italiano. Ho scelto le Canarie perché sono l'ultimo baluardo di un piccolo stato non statista, semplice, diverso, solo un po' all'ombra della Spagna perché qui legifera il governo delle Canarie che può dire la sua. Non parliamo di economia, ma la benzina costa 80 centesimi al litro... Gran Canaria ha tutto quello che c'è in Lombardia, anche la sanità... tranne il mare. Ho pensato che questa isola avrebbe potuto offrire le sue caratteristiche non solo a me, ma anche ad altri italiani».
L'intervento a Backstage di Enrico Perazzi di "Vivere alle Canarie".
L'intervento del sindaco di Riccione, Renata Tosi.
L'ultima puntata completa di Backstage dal titolo: "Voglia di vacanza".